Secondo le vecchie grammatiche di italiano:
NON si fa il plurale delle parole in lingua straniera, ovvero restano al singolare; grammaticalmente si legge "inv" nei dizionari di italiano ("invariato", plurale rispetto al singolare)
Il problema (il perché):
- conosciamo il plurale di tutte le lingue straniere? NO
- possiamo obbligare chi ci legge a tale conoscenza? NO
Ecco il perché della regola, che non è stata pensata per l'inglese, ma prima per il francese ed il tedesco.
Problema ed evoluzione moderna
Il problema moderno è che per certe parole inglesi c'è una confidenza-conoscenza (elementare) come fossero nostre; specialmente nel settore informatico le parole sono tutte in inglese e i testi sono spesso in inglese (con i plurali quindi corretti); quindi ci suona strano poi in italiano usare un plurale che ci sembra scorretto.
Ma ci si porrebbe il problema del plurale nei casi seguenti?
1) Se capitasse di dover scrivere le parole francesi o tedesche, es canzone = Lied, (plurale Lieder)?
2) E... per le parole giapponesi, che usiamo in italiano, come karakiri (harakiri sarebbe più giusto) o kamikaze?
- anzi ci sarà in giapponese il plurale semplice come noi e non anche il duale (come in greco ed ebraico che hanno singolare, duale e plurale) o che altro ci potrebbe essere?
Conclusione
- solo per le parole inglesi scriverne correttamente il plurale è costituire un' eccezione ingiusta (a favore dell' inglese)
- al limite può darsi che l' inglese soppianti in futuro l' italiano, come l' italiano ha sostituito i dialetti nelle comunicazioni, quindi forse in quel caso useremmo solo plurali corretti con la s
- so però che alcuni stanno già iniziando...
Mi faceva piacere dare una risposta motivata. Scanso equivoci, non sono contro l'inglese: per lavoro ho scritto e parlato spesso in inglese, lavorando per azienda americana.