Domanda:
Duda sobre los verbos ir/venir.... alguien me ayuda?
Marco
2007-08-03 03:01:24 UTC
Para el estudiante italiano, la diferencia entre ir y venir no se entiende muy bien... en esta frase "cuando veras a verme?" ""iré el proximo mes", el la primera frase uso venir porque en hacia quien habla, y en la segunda ir. Pero la frase "puedo venir en tu coche", porque se dice asi? no en un movimento hacia el hablante, no? Gracias
Otto risposte:
Immacolata F
2007-08-04 02:26:08 UTC
Estoy deacuerdo contigo,no es facil entender bien la diferencia,en general se puede decir que el verbo ir se usa para indicar moto a luogo y el verbo venir moto da luogo y tambien un movimiento hacia el hablante.Lo siento pero no sé explicarte porque en la frase puedo venir en tu coche se usa venir y no ir.
Valentinaina *piccola orsa*
2007-08-03 04:29:42 UTC
ya ya.. entiendo lo que dices.

en castellano se dice <> (por ejemplo), en lugar de la traducciòn "literaria" del italiano <>, <>.

la razòn es simple: en castellano se considera que tu vas de un sitio a otro, de aquì a allì, entonces, vas allì. (vai lì, non vieni lì).

en teorìa, por lògica tendrìamos que decir tambien en italiano, <>, porque "vado lì".



o sea, que en castellano es mucho màs lògico, en italiano no!



spero d'esser stata chiara, per qualsiasi altra cosa dimmelo!!!
?
2007-08-03 15:20:59 UTC
Questo è uno dei casi in cui lo spagnolo è diverso dall'italiano.



Come giustamente hai notato, in italiano puoi dire a un amico "vengo da te domani" perché c'è un avvicinamento a chi ti ascolta.



In spagnolo invece quello che conta è se ci si allontana o se ci si avvicina a un luogo. "Mañana voy a verte" perché domani mi allontano da dove sono adesso e ti vengo a trovare.



Da notare che la costruzione torna "normale" se ci si riferisce a terze persone: "Mañana voy a verlo" (o... a verle se torniamo al discorso del leísmo) e anche in italiano usi il verbo "andare": domani vado a trovarlo.
NuBeSiTa90
2007-08-03 05:14:08 UTC
Hola Marco no sé si te acuerdas de mi ;) soy princesita!como estas?

pues..vamos a resolver tu problema:

Venir:se usa para describir las cosas y las personas que se te acercan

Por ejemplo:venga aca!Jorge vino a mi casa y luego salimos juntos a cenar.



Ir(se) se usa para describir las cosas y las personas que se alejan de ti. También se usa para describir tus acciones en cuanto a los demas asi que no es posible que te acerques a ti mismo (o sea, que te puedas mover hacia tu direccion).



Vete!

Voy a tu casa



Ps in differenti contesti x dire una frase uguale puoi usare sia ir che venir ad es.

Te apetece ir conmigo?Te apetece venir conmigo?



espero haberte ayudado besos!
Martina
2007-08-03 03:10:26 UTC
Porquè es una irregularidad del verbo "ir"...
Simone
2007-08-03 03:06:42 UTC
tienes razòn pero el italiano es un poco raro!!!
AnsweriAni vi Adoro!by sArA!
2007-08-03 03:04:44 UTC
èèè??
sabina59
2007-08-03 03:13:06 UTC
desculpame porchè no puedo responder in espanol!!!



venìre: venìre



v. 3ª intr., irr. (Ind. pres. vèngo [ant. vègno], vièni, viène, veniàmo, venìte, vèngono [ant. vègnono]; fut. verrò; p. r. vénni, venìsti, vénne, venìmmo, venìste, vénnero; Cong. pres. vènga [ant. vègna], vènga [ant. vègna], vènga [ant. vègna], veniàmo, veniàte, vèngano [ant. vègnano]; Cond. pres. verrèi; Imp. vièni, vènga, veniàmo, venìte, vèngano; Ger. venèndo; aus. essere)



recarsi in un luogo o presso qu.; diversamente da "andare" che implica l'idea di allontanamento, cioè di movimento del soggetto dal luogo, in cui si trova, verso un altro luogo, il verbo venire, implica l'idea di avvicinamento

in unione a particolari avverbi: venire dentro, entrare; venire fuori, genericamente, fuoruscire, uscire; detto di pianta, germogliare, spuntare; detto di libro, di giornale e sim., esser pubblicato; detto di prodotto in genere, essere immesso sul mercato



giungere, arrivare, pervenire

in molte espressioni d'uso com. e fig.: venire a capo di una cosa, portarla a compimento, trovarne la conclusione, la soluzione; venire in chiaro, appurare la verità; venire a proposito, capitare, succedere al momento opportuno; venire di moda, acquistare larga diffusione



di circostanza, presentarsi

che viene, espressione attributiva riferita a una indicazione temporale per indicare che è la più vicina nel futuro: martedì che viene, martedì prossimo

di là da venire, in un futuro lontano



accadere, capitare; detto di festività, di anniversario, cadere, ricorrere in un certo giorno



provenire

derivare; essere causato, originato, provocato



detto di piante, attecchire, vegetare



detto di lavoro, di opera, riuscire



detto di calcolo matematico, dare come risultato



spettare, competere

est. e fam. importare, interessare



essere messo in vendita a un certo prezzo; costare



espressioni particolari: venir giù, cadere; venir via, detto di persona, allontanarsi da un luogo; detto di cosa, staccarsi, scollarsi e sim.; venir meno, detto di persona, svenire; detto di cosa, mancare; in altre espressioni quali: venir meno a un impegno, a una promessa, alla parola data, non soddisfarvi, essere inadempiente



in funzione di ausiliare, al posto delle voci del verbo "essere", per la forma passiva e limitatamente ai tempi semplici



seguito da un gerundio, indica lo svolgimento di un'azione, la progressione nel suo attuarsi.


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