Domanda:
Origini della parola "ciao"?
Beyoncé
2012-04-11 08:28:57 UTC
Ciao a tutti! Vorrei sapere quali sono le origini della parola italiana "ciao"...se pensate che sia una buona domanda accendete la stellina grazie :) 10 punti
Quattro risposte:
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2012-04-11 08:31:41 UTC
Trae la sua origine dalla parola veneziana s-ciào (o s-ciàvo) che ha il significato di "schiavo" o "servo" [vostro]. Salutare con un ciao significa quindi dire qualcosa come "sono un tuo servo" (cfr. l'analogo saluto "servus", diffuso in Austria). Questo saluto era usato senza distinzione di classe sociale.



Il termine originale s-ciào esiste ancora in veneziano e nei dialetti veneti, usato come esclamazione o per esprimere rassegnazione e nel dialetto bergamasco, bresciano e ticinese (Svizzera italiana) per esprimere sollievo per uno scampato guaio.

La parola si è diffusa per il mondo a seguito delle migrazioni degli italiani, è una delle parole della lingua italiana più conosciute al mondo ed è entrata come saluto informale anche nel lessico tedesco (Tschao), ungherese (csáo), e scritto come čau nel ceco e slovacco. Questo saluto è diffuso anche in altri idiomi come il francese (Tchao), lo spagnolo (Chao) ed il portoghese (Tchau).
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2012-04-11 15:31:19 UTC
Viene dal dialetto veneziano, la parola era Sciào, che vuol dire "sono schiavo tuo", un po' come dire "Comandi!" per salutare.
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2012-04-11 15:36:48 UTC
ho acceso la stella, Allora, ciao deriva dal veneziano sciavo ‘schiavo’, come espressione di rispetto.

L'espressione però significava "sono tuo schiavo".



La gente allora per salutarsi diceva così, poi la forma si è contratta nell'attuale ciao(usando parole semplici)

rae la sua origine dalla parola della lingua veneta e più specificatamente veneziana "sciavo" che ha il significato di "schiavo",[1] derivando dal neolatino "sclavus", che indica persone di etnia slava frequentemente usate proprio come schiavi nell'intero mondo mediterraneo, venduti spesso dalle stesse famiglie ai mercanti veneziani o arabi. Venivano "importati" nella Spagna musulmana, Egitto, Asia minore e in occidente (in quest'ultimo caso solo quelli non cattolici) passando per Venezia.

Salutare con un ciao corrisponderebbe quindi a "Servo Vostro", formula di saluto oramai desueta (cfr. l'analogo saluto "servus", diffuso in Austria e Baviera). Questo saluto era usato senza distinzione di classe sociale.

Il termine originale s'ciào esiste ancora nel Veneto, usato come esclamazione o per esprimere rassegnazione, e nel dialetto lombardo e ticinese, per esprimere sollievo per uno scampato guaio, oppure per intendere "sono tuo schiavo", modo grossolano per dire di essere a disposizione verso l'interlocutore. (usando wikipedia)
emotion
2012-04-11 15:35:39 UTC
La parola ciao [ 'tʃao ] è una forma di saluto amichevole ed informale della lingua italiana usato sia nell'incontrarsi che nell'accomiatarsi.



Trae la sua origine dalla parola veneziana s'ciào (o s'ciàvo) che ha il significato di "schiavo" o "servo", derivando da neolatino "sclavus", che a sua volta viene dalla lingua paleoslava, significando "lo slavo", cioè la persona parlante.



Salutare con un ciao corrisponderebbe quindi a "Servo Vostro", formula di saluto oramai desueta (cfr. l'analogo saluto "servus", diffuso in Austria e Baviera). Questo saluto era usato senza distinzione di classe sociale.



Il termine originale s'ciào esiste ancora nel Veneto, usato come esclamazione o per esprimere rassegnazione e nel dialetto bergamasco e ticinese per esprimere sollievo per uno scampato guaio.



Talvolta si usa raddoppiato ("ciao ciao") nell'accomiatarsi.



Nel linguaggio delle chat spesso viene storpiato in "ciau", "xiao", "tao", "zao" o simili e nei gerghi giovanili spesso è accompagnato o sostituito dall'espressione "we!" oppure "oi!" o da altre espressioni equivalenti.



La parola si è diffusa per il mondo a seguito delle migrazioni degli italiani ed è entrata come saluto informale anche nel lessico di numerose altre lingue, quasi sempre unicamente per il commiato.


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